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(Ebook) Iman E Islam by Mawlânâ Diyâʼ al-Dîn Khâlid al-Baghdâdî

  • SKU: EBN-10405870
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$ 32 $ 40 (-20%)

Status:

Available

4.6

38 reviews
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Authors:Mawlânâ Diyâʼ al-Dîn Khâlid al-Baghdâdî
Pages:144 pages.
Year:2016
Editon:27
Publisher:Hakikat Kitabevi Publications
Language:italian
File Size:0.85 MB
Format:pdf
Categories: Ebooks

Product desciption

(Ebook) Iman E Islam by Mawlânâ Diyâʼ al-Dîn Khâlid al-Baghdâdî

TRADUZIONE ANNOTATA - DELLʼIʻTIQÂD-NÂMA - dellʼillustre Sapiente, il perfetto Amico di AllahTraduzione turca e note a cura di HUSEYN HILMI ISIKPrefazioneNel Nome di Allah, il Clemente, il MisericordiosoChe eccellente rifugio è il Suo Nome!I Suoi favori – sia Egli glorificato! –sono innumerevoli e incalcolabili;Egli è il più Misericordioso dei misericordiosi,è Indulgente, Generoso e ama il perdono.Allah è benevolo con i servi, provvede loro ciò di cui hannobisogno in questa vita e nell’altra e glielo fa arrivare. Permisericordia nei loro confronti indica il cammino verso labeatitudine eterna e guida chi Egli vuole tra coloro che percorronola via della miscredenza e dello smarrimento. Sebbene questiultimi si siano lasciati ingannare dalle loro passioni, dalle cattivecompagnie, da letture che avvelenano l’anima e da ciò che diconoi media stranieri, se Egli vuole li salva dalla dannazione eterna e liguida alla rettitudine. Di certo Allah può perdonare quanti invecemeriterebbero il castigo e, in virtù della Sua misericordia, farliaccedere al Giardino. Quanto invece ai prevaricatori e a quelli chehanno ecceduto i limiti, li priva di questi favori e li abbandona allamiscredenza che hanno approvato e scelto per sé.Ci accingiamo dunque a scrivere questo libro cercando aiutonel Suo Nome, Lui che è il Creatore di tutte le cose, che provvedealla loro sussistenza e preserva i Suoi servi da ogni timore eangoscia.Sia lode ad Allah, e la Pace e le benedizioni siano sul Suoamato, lʼEletto, dopo il quale non cʼè altro Profeta, sulla suafamiglia, le sue spose, i suoi figli, la sua discendenza purissima, isuoi Compagni giusti e veridici e tutti coloro che lo seguono fino alGiorno del Giudizio – che Allah lʼAltissimo sia soddisfatto di tuttiloro!Nonostante i libri che espongono le credenze islamiche e lenorme della Sharîʻa si contino ormai a migliaia e siano statitradotti in molte lingue e disseminati in un gran numero di paesi econtinenti, ci sono ancora persone dal cuore malato e di corte– 3 –vedute che non cessano di opporsi ai precetti benefici, generosi eluminosi dellʼIslam, nonché agli ordini e alle interdizioni in essovigenti. Tra questi, un ruolo di primo piano è stato svolto dauomini di religione asserviti agli interessi stranieri che, peringannare i musulmani, hanno screditato tali precetti con ognimezzo, arrivando perfino a modificarli e a falsificarli. Allo stessotempo, però, conforta osservare come gli eminenti sapientimusulmani si siano prodigati per diffondere ovunque le credenzeislamiche corrette e preservare le norme della Sharîʻa. Grazie allaloro cura e dedizione nel far conoscere il pensiero degli autorevolisapienti della gente della Sunna, sono ben pochi oggi quelli chenon tengono conto delle loro opere, trattandosi perlopiù diignoranti che stentano a capire di cosa trattano. Allʼoscuro degliinsegnamenti che si trovano in quelle pagine, qualsiasi cosa essidicano o scrivano entra in insanabile contraddizione con isignificati dei generosi versetti coranici e dei nobili hadîthprofetici, e i musulmani di fede e credenza corrette non gli dannovalore. In poco tempo le loro parole sfumano e con esse gli erroriche le accompagnano, senza lasciare dietro di sé altra traccia chel’ignoranza di chi se nʼè fatto carico.Si considera musulmano chiunque si dichiari tale o sia vistopartecipare alla preghiera comunitaria. Se poi, rispetto ai suoi atti,parole o scritti, si scorge in lui ciò che contrasta con le credenzeesposte dagli eminenti sapienti della gente della Sunna, dovràesserne dissuaso. Per quella via, infatti, sʼincammina verso lamiscredenza e il traviamento e dovrà quindi essere esortato adesistere e a pentirsi. Se non ascolta ragioni e si arrocca conostinazione nelle sue posizioni incline alla disputa, confidandonella sua limitata intelligenza e nel suo modo di pensare corrotto,la sua deviazione e apostasia si fanno allora manifeste. Per quantopreghi, compia il pellegrinaggio e ogni altro atto di culto o buonaazione, fino a quando non avrà abbandonato quel che fin lì lo hacondotto e si sarà pentito, non scamperà ai pericoli dellamiscredenza e alle infamie dell’apostasia. Per evitare di riceveredanno da queste cose, il musulmano dovrà quindi munirsi delledifese opportune, acquisendo una conoscenza approfondita di ciòche ne sta all’origine e stando in guardia contro ipocriti e spieinglesi celati sotto mentite spoglie islamiche.Il Messaggero di Allah – che Allah lo benedica e gli conceda laPace! – ci ha fatto sapere che appariranno settantadue gruppisviati, responsabili di far derivare dai versetti del Corano e dainobili hadîth significati errati ed incoerenti. In un nobile hadîth– 4 –riportato nei libri al-Barîqa (Il bagliore) e al-Hadîqa al-nadiyya (Ilgiardino coperto di rugiada) con un esteso commento, il Profeta –che Allah lo benedica e gli conceda la Pace! – dice: «La mia Ummasi dividerà in settantatré gruppi, tutti entreranno nel Fuoco tranneuno» (al-Bukhârî e Muslim). Bisogna pertanto guardarsi dai libri,dagli articoli e dai discorsi dei pretesi «sapienti della religione» e«professori» che appartengono a questi gruppi sviati, che con leloro parole avvelenano l’anima dei musulmani e le recano danno!Bisogna tenersi alla larga da questi «ladri di religione» per evitaredi cadere vittima delle insidie che tramano!Musulmani animati da cattive intenzioni, comunisti, massoni,missionari cristiani, wahhabiti al soldo delle potenze straniere edebrei sionisti, hanno tutti ingaggiato una lotta senza quartiere peringannare e corrompere quei musulmani che si mantengononell’ignoranza. Senza darsi tregua, sono ricorsi ad ogni genere diartificio per estirpare qualsiasi traccia della religione. Dopo averciimposto un alfabeto straniero, non hanno smesso di vessarci confilm, spettacoli teatrali, annunci televisivi e radiofonici cheoffendono la morale, destinando a tutto ciò enormi somme didenaro. Gli argomenti di questi nemici dellʼIslam sono staticonfutati in forma esauriente e perentoria nelle opere dei piùeminenti sapienti musulmani – che Allah abbia misericordia diloro! In esse si trova esposta in modo chiaro la pura (hanîf)religione di Allah e si indica il cammino verso la felicità, latranquillità e la salvezza.Tra questi libri la nostra scelta è caduta sullʼIʻtiqâd-nâma (Illibro della credenza) dellʼinsigne sapiente Mawlânâ Diyâʼ al-DînKhâlid al-Baghdâdî al-ʻUthmânî – che Allah santifichi il suosegreto! Il libro in questione è stato tradotto per la prima volta inlingua turca dallʼoriginale persiano dal compianto Hâcı FeyzullahEfendi di Kemah, con il titolo Herkese Lâzım Olan Îmân(Credenze necessarie per tutti) e pubblicato in Egitto nel1312/1894. Per quel che ci riguarda, Allah ci ha assistito nel portaredi nuovo a termine la traduzione a partire dal testo originale inlingua persiana e nel corredarlo di un ampio apparato di noteesplicative. La prima edizione di questʼopera, apparsa col titoloImân ve Islâm (Îmân e Islâm), risale al 1966. Il manoscrittooriginale in lingua persiana è conservato presso la BibliotecaUniversitaria di Istanbul (Ibn al-Amin Mahmud Kemal Dept. F.2639). Lodiamo Allah abbondantemente per averci concesso ilprivilegio di dare diffusione a libri di grande pregio e beneficiocome il presente.– 5 –In calce alla sezione dedicata al tema del matrimonio delmiscredente, lʼautore del libro al-Durr al-mukhtâr (Le perlescelte) afferma quanto segue:La musulmana sposata che sia giunta alla pubertà e non sia ingrado di definire gli aspetti essenziali dellʼIslam viene separata(dal marito).In una circostanza del genere, essendo la giovane incorsanell’apostasia, le si dovrà menzionare Allah lʼAltissimo e tutti iSuoi Attributi, e chiederle se Egli è così come le è stato descritto.Solo qualora lo attestasse, verrebbe considerata musulmana.Il sapientissimo Ibn ʻÂbidîn, riferendosi a ciò che si trova inquella sezione, ha commentato in modo succinto quanto segue:La giovane che ancora non abbia raggiunto la pubertà vieneconsiderata soggetta alla religione dei genitori. Con la pubertà,una volta venuta meno la subordinazione ai genitori, vieneconsiderata apostata (murtadd), non rimanendole più la religionedi questi. Fino a che non dimostri di credere in Allah, negli Angeli,nei Libri Rivelati, nei Messaggeri, nellʼUltimo Giorno, nellaRisurrezione dopo la morte e nel Decreto divino, sia esso buono ocattivo, non potrà essere considerata musulmana. Nemmeno verràconsiderata tale qualora attestasse che «Non vʼè altro dio cheAllah» e che «Muhammad è il Suo Messaggero», se prima nonavrà dato prova di essere al corrente degli articoli di fede, avràconcesso assenso (tasdîq) agli ordini e alle proibizioni di Allah e liavrà professati verbalmente (iqrâr).Da quanto detto finora risulta chiaro che il miscredente (kâfir)entra nellʼIslam quando pronuncia la «formula della professione difede nellʼUnicità Divina» (kalima al-tawhîd), sempre che necomprenda il significato e vi presti fede a titolo generale. Ciò nontoglie che, al pari di ogni altro musulmano e nella misura delle suecapacità, egli sia tenuto ad acquisire quelle conoscenze che gli sononecessarie per osservare i precetti religiosi. Dapprima, comunque,gli sarà sufficiente tenere a mente le seguenti parole ecomprenderne il significato:Amantu billahi wa malâʼikatihi wa kutubihi wa rusulihi wa alyawmal-âkhari wa al-qadar khayrihi wa sharrihi min Allah wa albaʻth baʻd al-mawt haqqun, ashhadu allâ ilâha illa Allah waashahadu anna Muhammadan ʻabduhu wa rasûluhu.(Credo in Allah, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri, nei SuoiMessaggeri, nellʼUltimo Giorno, nel Decreto divino, sia essobuono o cattivo, che procede da Allah, e che la Risurrezione dopo– 6 –la morte è vera. Attesto che non vʼè altro dio che Allah e attestoche Muhammad è il Suo servo e Messaggero).Il giovane che al sopraggiungere della pubertà non sia aconoscenza, non attesti e non presti fede ai sei articoli vieneconsiderato apostata (murtadd). Per non essere considerato tale,dovrebbe dimostrare di possedere quelle conoscenze relative allaSharîʻa che, in quanto musulmano, gli sono imprescindibilinellʼadempimento dei suoi obblighi religiosi. A tale proposito, ènecessario che apprenda le scienze della Sharîʻa che trattano diquegli atti aventi un carattere obbligatorio (farâʼid) e di quelli chesono proibiti (muharramât), dellʼabluzione minore (udhûʼ) emaggiore (ghusl), e delle norme relative al compimento dellapreghiera e a come si coprono le nudità (satr al-ʻawra). Dovràistruirsi presso chiunque sia bendisposto verso di lui, o perlomenofarsi segnalare quali siano le letture che gli saranno dʼaiuto perconoscere la vera religione. Se non ha al suo fianco qualcuno chelo aiuti o non ha a disposizione libri su cui istruirsi, non ècomunque dispensato dal cercare la conoscenza perché, qualoraper incuranza desistesse dal farlo, permarrebbe nella suacondizione di miscredente. La mancanza di conoscenza, infatti, glivale come scusa solo fino a che non trovi qualcuno disposto a farsicarico della sua istruzione o un libro che assolva tale compito.È questo, appunto, il proposito del presente libro. Il lettore vitroverà ragguagli opportuni ed esaurienti in merito ai sei articoli difede la cui conoscenza è considerata necessaria. È opportuno cheogni musulmano si disponga ad apprenderlo e faccia in modo cheanche i suoi figli, familiari e conoscenti possano beneficiarne.Nelle pagine che seguono, ogniqualvolta si prendano inconsiderazione i significati dei generosi versetti coranici, vienefatto riferimento a ciò che hanno detto i sapienti nei lorocommentari. Il Messaggero – che Allah benedica e conceda la Pacea lui, alla sua famiglia e ai suoi Compagni! – fu il solo in grado diconoscere e comprendere appieno quei significati che dopo di luivennero trasmessi dai suoi Compagni – che Allah sia soddisfatto diloro! – alle generazioni successive. Al fine di preservare queisignificati, gli esegeti del testo coranico hanno sottoposto i hadîthad un accurato esame per distinguere quelli «autentici» (sahîh) daquelli «fabbricati» (mawdûʻ) da ipocriti, eretici e uomini direligione lâ-madhhabî. Così facendo, dovettero affidarsi alla lorocapacità di penetrare il significato dei versetti coranici solo nei casiin cui non fu loro possibile rinvenire alcun hadîth, per quantoanche in quei casi tenessero conto dei fondamenti metodologici– 7 –della scienza esegetica (ʻilm al-tafsîr). In questʼambito, infatti, leparole di chi, pur conoscendo a fondo la lingua araba, non siaversato in questa scienza non fanno testo. A tale proposito, in unnobile hadîth, il Profeta – che Allah lo benedica e gli conceda laPace! – ebbe a dire: «Chi commenta il Corano in base alla propriaopinione invero è un miscredente (kâfir)».Chiediamo ad Allah che ci conceda discernimento e retta guidanel seguire le opinioni corrette dei sapienti della gente dellaSunna. Gli chiediamo di preservarci dallo sviamento di chi haperso la Via e dallʼerrore di chi ha commesso passi falsi. Glichiediamo, infine, di preservarci dalle futilità di coloro che hannodeviato dal retto cammino e, lasciati da parte i madhhab, hannoindossato le vesti dei sapienti, pur non avendo niente a che farecon loro. Âmîn!Per la Tua misericordia, o Tu che sei il più Misericordioso deimisericordiosi! La benedizione e la Pace siano sul Messaggero diAllah, sulla sua famiglia e i suoi Compagni e su chi chiama a ciò cuiegli ha chiamato fino al Giorno del Giudizio!Hakîkat Kitâbevi 1420/1999
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